giovedì 8 marzo 2012

quelle donne della Cotton

Per qualche riga farò finta di essere seria. Chi non avesse voglia di starmi a sentire, può saltare a riga 10 (che, a causa del layout di scrittura dei post, sarà diversa da quella di lettura).

La leggenda vuole che la festa della donna commemori l'incendio della fabbrica Cotton, avvenuto l'8 marzo  1908 a New York: durante l'evento persero la vita 130 donne.
Si trattò, secondo alcuni, non di un incidente ma di una vera e propria rivolta, messa in atto dalle lavoratrici, che diedero fuoco alla fabbrica per protesta: il tutto, però, sarebbe finito nel tragico incidente.

In realtà, l'8 marzo è una giornata festeggiata per la prima volta nel 1909 negli Stati Uniti, ad opera dei movimenti femministi dell'epoca. In Italia, la si festeggia "soltanto" a partire dagli anni '20.
Il fiore-simbolo di questo giorno, invece, deriva dal fatto che la Carta della Donna, stilata a Londra nel 1946 e in seguito inviata all’O.N.U., aveva come simbolo una mimosa.

****** RIGA 10 ******

Oggi, sono molte le donne che non festeggiano il giorno a loro dedicato, sbandierando il fatto che "la festa della donna dovrebbe essere tutti i giorni". Tra queste, i gommoni della Parietti hanno dato molto fiato alle sue idee anticonformiste: talmente tanto fiato che le si è sgonfiato il resto della faccia.

Altre scelgono di aderire al trend in voga da diversi anni, cioè lo spogliarello di qualche manzo gay in stile "guardare ma non toccare" o il balletto con pacco sorpresa di qualche tamarro arancione, cioè il noto colore di tendenza di questa stagione, che il tamarro lampadato decide di portare sulla pelle per tutto l'anno.
Un consiglio per il vostro spogliarello-party: indite il gioco di società "smutanda il tamarro", che consiste nel tirare più forte possibile la stringa del perizoma, verso l'alto. Più forte è l'urlo, più accumulate punti.

Per la sottoscritta, l'8 marzo 2012 sarà un'occasione perfetta per una serata con le amiche... con TUTTE le amiche.
Quindi, via libera a tutti quei pub (come quello della mia amica Giulia) che offrono shots a tema, buffet e cocktail gratis.
I morosi e i trombamici saranno, ovviamente, abbandonati a loro stessi tra pile di calzini puzzolenti, bottiglie di birra, partite di calcio, di rugby, gare di lancio col giavellotto (tutte, rigorosamente, in tivù, ovvio!) e gare di rutto libero: lasciamo che si diano una sfogata, mentre noi saremo tassativamente impegnate a flirtare col barista, possibilmente tutte insieme contemporaneamente.

Buon 8 marzo a tutte!

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