Donne e regali.
E uomini che li scelgono con l'aiuto di commesse disperate che devono assolutamente sbolognare qualche ciofeca.
La scena, presumibilmente, è la seguente:
ore 19:25 dell'ultimo giorno utile.
Un povero disgraziato con le idee tutt'altro che chiare sulla sua donna, che normalmente non ascolta se non quando geme, entra nel primo negozio in cui vede luccicare qualcosa.
Non necessariamente gioielli: l'uomo in questione si trasforma, in questi epici istanti, in una sorta di gazza ladra che piomberebbe su qualunque pezzo di plastica splendente.
Simile a un canarino esotico che tenti di suicidarsi sulle sbarre della gabbietta, si guarda intorno spaesato cercando di capire cosa possa far impacchettare alla commessa spazientita per non far incazzare la sua donna.
Ora, io non so a cosa gli esseri muniti di pene possano pensare in certi momenti. Piuttosto, so a cosa penso io: "Gesussantiddio, come ti è venuto in mente?!"
In breve, ecco cosa NON fare MAI.
Al primo posto troviamo, senza ombra di dubbio, il portagioielli dell'ex-quasi moroso (ora avete anche una spiegazione del perché non sia diventato mai un moroso).
Interrogato sul punto, il tizio in questione ha dichiarato:
"mi è piaciuto perché l'immagine in rilievo mi hanno detto che rappresenta LA VENDEMMIA".
...e visto che sei un alcolizzato, hai pensato bene di condividere questa turba con i miei gioielli?!al secondo posto troviamo, invece, il mitico carillon di Iside.
Didascalia esplicativa: con le manine sante dovrei girare Iside sul suo piedistallo, facendola ruotare come un criceto su se stessa e ottenendo così una soave melodia (probabilmente si tratta di una canzone popolare della regione nubiana).
A parte l'interrogarmi sull'utilità di una cosa del genere, a parte notare la bruttezza dell'oggetto in sé, ciò che mi lascia perplessa è, specialmente, quanto il tizio in questione deve aver macchinato sul fatto che ho una passione per l'antico Egitto e mi piace la musica.
Riflessione che, come vedete da figura 2, può dare risultati disastrosi.
Al terzo posto, mi dispiace dirlo, ma si piazza Johnny.
Gesussantiddio, ma una può mai aprire un pacchetto, gongolando perché l'etichetta "gioielleria" aveva lasciato qualche speranza rispetto al contenuto dello stesso, e trovarsi di fronte a un ammasso di ferraglia informe esclamando "AAaahh... O_O ....COS'E'?"
Sinceramente, che cosa sia non l'ho ancora capito. Fate voi.
Lui dice che è una collana e viene direttamente dagli anni '70.
E lì, francamente, poteva e doveva restare.
Al che, con fare premuroso, mi aiuta a indossarla, spiegandomi che dovrebbe fare una sorta di tatuaggio d'argento intorno al collo.
Questo, il risultato.
Ora, per meglio spiegare... vedete che quel ghirigoro c'è solo da un lato e non copre tutto il collo?
Ecco.
Bene, quel ghirigoro E' la collana. E c'è solo da un lato, dall'altro non c'è nulla. E' una specie di pinza da collo.
Domanda semplice semplice: voi portate felpe con una manica sola, o braghe con una sola gamba?
NO.
E perché ti viene in mente che io possa portare una collana con un lato solo?
Almeno, l'altro lato me lo regali a Natale?
Dopo questa meravigliosa top 3, vi auguro la buonanotte.
Per la cronaca: la collana monca è il regalo per il mio ultimo compleanno da ventenne.
Quasi mi viene voglia di compiere i 30.